Secondo una recente indagine di GFK Eurisko il 14% degli italiani è pronto a inserire nelle disposizioni testamentarie un lascito solidale in favore di attività benefiche. Come funziona questo strumento? Lo abbiamo chiesto a Ezilda Mariconda di Monza, notaio vicino a Mission Bambini, a cui solitamente ci affidiamo per chiarimenti utili in materia di lasciti e successioni.
Per poter fare un Lascito solidale è necessario fare testamento.
“La prima motivazione è molto semplice – spiega la Dottoressa Mariconda. Nel patrimonio di ognuno di noi c’è una piccola o grande ricchezza, in assenza di testamento è la legge che decide a chi e come attribuire questo patrimonio basandosi sul grado di parentela. Può quindi capitare che i nostri beni vengano destinati a parenti magari lontanissimi, con i quali in vita abbiamo avuto pochi rapporti se non addirittura nessuno”.
La Dottoressa Mariconda continua la sua spiegazione: “La seconda motivazione è legata alle caratteristiche della società di oggi. Penso soprattutto alle tante persone sole. Facendo testamento queste persone possono disporre del proprio patrimonio facendo del bene, o lasciare una parte a chi desiderano. Il testamento è infatti l’unico strumento che ci consente di esprimere le nostre volontà sul futuro. Penso sia importante non lasciare che sia solo la legge a decidere”.
Lascito solidale: tre modi per fare testamento
Le modalità per fare testamento sono tre. “Innanzitutto il testamento pubblico, fatto davanti al notaio – spiega la Dottoressa Mariconda. È la forma che assicura la certezza della conservazione. Poi c’è il testamento segreto, oggi poco utilizzato e infine il testamento olografo. Quest’ultima modalità è la più semplice e meno onerosa, ma efficace quanto il testamento pubblico.
La consiglio, ricordando però che il testamento olografo è valido solo se scritto, datato e sottoscritto a mano dal testatore. Consiglio di farne due copie, e di consegnare una copia del documento alla persona di fiducia”.
Lascito solidale: la tutela degli eredi
Un altro aspetto è bene chiarire: la legge tutela i legittimari. “Legittimari è un vocabolo tecnico – spiega la Dottoressa Mariconda – che sta ad indicare il coniuge, i figli e gli ascendenti in linea diretta destinandogli comunque una quota del patrimonio cosiddetta “legittima”. Tuttavia facendo testamento è possibile destinare la quota disponibile del nostro patrimonio a chi desideriamo. Anche ad esempio ai bambini che ne hanno più bisogno, sostenendo organizzazioni come Mission Bambini“.
Lascito solidale: cosa donare e da dove cominciare
“Non ci sono vincoli a riguardo – conclude la Dottoressa Mariconda. È possibile donare somme di denaro, un bene mobile o immobile… qualsiasi bene che possa essere utilizzato per dare un futuro migliore a chi ne ha più bisogno”.
Per maggiori informazioni sui Lasciti Solidali
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Chiara Locorotondo, referente Lasciti Solidali Mission Bambini
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